La De’ Longhi SpA è un gruppo che lavora nel mondo del riscaldamento e della climatizzazione, occupandosi principalmente della produzione e vendita di elettrodomestici. La sede dell’azienda è in Italia ed è oramai attiva dal lontano 1902, ovvero da più di 100 anni, con un inizio focalizzato all’epoca nella produzione e vendita di stufe a legna, produzione che poi si è modificata e focalizzata su altri ambiti nel corso del tempo, consentendole di diventare una delle aziende più di successo di questi anni.
Le azioni De’ Longhi sono un buon acquisto?
Il brand nasce ufficialmente però solo nel 1974, in seguito ad un’attestazione rilasciata in concomitanza con la produzione del primo radiatore ad olio marchiato De’ Longhi. Da quel momento inizia un periodo vincente per la società, abile nel diversificare le produzioni e lasciando il mondo dei radiatori alla sussidiaria DL Radiators, specializzandosi nel frattempo nella produzione di forni elettrici e climatizzatori portatili, due prodotti che diventeranno un simbolo per l’azienda e contribuiranno al suo successo commerciale.
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L’acquisizione di Climaveneta nel 1994 introdusse l’azienda al mondo della climatizzazione, ampliando poi ancora di più la gamma offerta con l’acquisto – l’anno succesivo – della Simac, che vede l’ingresso di De’ Longhi nel settore della stiratura e della cucina. Importante inoltre ricordare il 2001, anno in cui l’azienda sbarca finalmente in Borsa.
In seguito alla quotazione in Borsa di De’ Longhi, l’azienda comincia a puntare anche al mercato estero con importanti investimenti che iniziano con l’acquisto di Kenwood Limited e della Ariete Spa nel 2010. Concludendo in bellezza, De’ Longhi acquisisce nel 2012 il marchio tedesco Braun grazie a un accordo che riguarda il settore elettrodomestico e di altri prodotti per la casa che saranno sotto il controllo di De’ Longhi stessa, mentre prodotti quali rasoi saranno sotto l’egidia del marchio Braun.
Un andamento positivo
L’attività del gruppo negli ultimi anni è stata comunque molto positiva, come raccontano gli investimenti di cui vi abbiamo parlato, scatenando un’enorme crescita. Il 2016 si è chiuso con 1,8 miliardi di euro di ricavi, una leve flessione rispetto all’anno precedente causata dei cambi. Un miglioramento decisivo c’è stato nel margine operativo lordo e nell’utile netto, che nel 2016 sono aumentati del 12% rispetto a quelli dell’esercizio nel 2015.
De’ Longhi – secondi gli analisti – crescerà ulteriormente nei prossimi anni grazie a un’ottima posizione finanziaria dataa dalla vendita della DelClima alla Mitsubishi Electric per 660 milioni di euro, cifra che potrebbe essere spesa per effettuare nuovi investimenti, magari con qualche acquisizione. Il business è attualmente retto alla grande dalle macchine del caffè Nespresso, che da sole costituiscono il 9% del fatturato del gruppo, mentre in campo internazionale si tengono d’occhio Kenwood e Braun, che insieme rappresentano il 36% delle vendite totali. Attualmente inoltre De’ Longhi è il leader a livello globale del mercato delle macchine del caffè, grazie a una quota superiore al 30% nel settore, con una continua crescita che non sembra destinata ad arrestarsi.
Un settore competitivo
Per quanto riguarda la concorrenza, il maggiore rivale in Europa di De’ Longhi è Philips, grande marchio difficile la cui fetta di mercato è difficile da intaccare: De’ Longhi proverà comunque fino all’ultimo a investire e innovare per accaparrarsi nuovi clienti, cercando anche di stabilire ancora più profondamente le proprie radici in ambito internazionale, ricevendo ulteriori fette di mercato e conquistando nuovi clienti.
Le stime di crescita negli ultimi anni sono state confermate e addirittura superate da risultati importanti, garantiti dalla diversificazione dell’azienda e alla sua capacità di innovare investendo in continuazione. Attualmente De’ Longhi è il leader del suo settore in ambito italiano, europeo e potrebbe presto puntare a diventarlo su scala mondiale. Gli investitori considerano l’azienda molto appetibile sul mercato grazie alla sua sicurezza concessa dalla diversificazione che permette di evitare crisi ristrette a singoli settori, beneficiando inoltre di un trend del titolo costantemente in rialzo.
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Come acquistare azioni De’ Longhi in 5 mosse
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