Il gruppo americano Starbucks – grande azienda che si occupa della gestione di caffetterie diffuse in tutto il mondo – è uno dei titoli in cui ci si può imbattere quando si è alla ricerca di un’azienda su cui investire, la quale abbia già da diverso tempo una portata internazionale (e quindi una grande fetta di mercato) e che possa costituire una sicurezza per i nostri fondi e una fonte di guadagno per il futuro.
Le azioni Starbucks sono un buon acquisto?
L’azienda presenta molti ricavi derivanti dalla gestione delle sue caffetterie, oltre alle varie licenze del marchio Starbucks per la produzione di prodotti in ambito alimentare.
Starbucks – per la precisione – si può dire che operi nell’ambito della torrefazione e produzione di caffè e anche in quello dei fast food: la cosa porta quindi ad avere un grande numero di concorrenti provenienti da ambo gli ambienti: tra i principali nella torrefazione identifichiamo gruppi come Netslé, mentre tra i fast food non possiamo mancare di nominare un colosso come McDonald’s. Entrambi i concorrenti occupano il primo posto per volumi di affari dei rispettivi settori e, nonostante sia indietro, Starbucks riesce comunque a mantenere il passo dei primi della classe.
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Alleanze vincenti
Tra le partnership più importanti siglate da Starbucks, se ne trovano diverse che hanno coinvolto aziende molto lontane dal settore della catena di caffetterie: restando nel settore culinario si certifica ad esempio l’alleanza con Selecta, orientata per fornire ai clienti dell’azienda italiana dei prodotti targati Starbucks; nel 2015 è invece stata siglata una partnership con Spotify che consentirà agli utenti abbonati a Spotify Premium di beneficiare di bevande gratuite e della possibilità di selezionare la musica diffusa nei locali Starbucks attraverso l’applicazione.
L’andamento in Borsa
Andando direttamente nel campo finanziario, le azioni Starbucks sono arrivate in Borsa quotandosi sul NASDAQ Global Market. Effettuando un’analisi tecnica, il titolo si rivela stabile nel lungo periodo, con un rialzo esponenziale iniziato nell’ottobre del 2015.
La capitalizzazione nel 2017 ammontava a una cifra di 87.696,94 milioni di dollari, assieme a 11.069.123 titoli emessi.
Fondata nel 1971, Starbucks conta 28.720 punti vendita, situati in 78 paesi diversi, con quasi una metà dei punti vendita presenti nel territorio degli Stati Uniti, arrivando a un volume d’affari che supera i 23 miliardi di dollari.
Quali sono i suoi punti di forza?
Tra i punti positivi del gruppo c’è certamente la celebrità nutrita dal suo marchio, con Starbucks è arrivata a farsi conoscere in tutto il mondo, guadagnando popolarità e venendo ritenuta una delle aziende più note del settore in tutto il mondo: tutto questo va naturalmente a vantaggio del volume d’affari registrato dall’azienda che, inoltre, calamita sui propri punti vendita nuovi clienti ogni giorno.
A contribuire questo aumento nel numero di clienti giunge il procedimento di fidelizzazione attuato dal gruppo, capace di rendere Starbucks una delle catene più conosciute al mondo: grazie a questo, l’azienda arriva ad avere una grande stabilità anche in lunghi periodi, riducendo al minimo i rischi dell’attività e formando una catena in grado di fornire approvvigionamenti nei diversi punti vendita in maniera conveniente e rapida, con i fornitori distribuiti in maniera efficiente sul territorio.
E i punti negativi?
Tra i punti negativi si nota subito una politica dei prezzi che non ha riscosso molto successo, per via dell’elevato importo che rende i prodotti poco accessibili a molti consumatori che invece preferiscono spendere meno: le quote di Starbucks, infatti, restano dotate di un’accessibilità limitata, cosa che contrasta co la ricerca di nuovo cliente sul mercato.
I protocolli rigidi utilizzati nel processo di produzione inoltre ostacolano la diffusione di nuovi ristoranti Starbucks, specie se questa avviene in luoghi in cui le preferenze dei clienti differiscono in maniera sostanziale dal catalogo fornito, con l’azienda che si rivela poco propensa a variare la lista di prodotti offerti solo per andare incontro alle esigenze del pubblico: nonostante tutto i prodotti Starbucks non presentano brevetti e possono quindi essere imitati per poi venire venduti a prezzi inferiori.
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Come acquistare azioni Starbucks in 5 mosse
Per iniziare ad investire, sarà necessario affidarsi a una delle migliori siti di trading – come eToro (recensioni e opinioni qui) – che ci consentono di effettuare le operazioni basilari del mercato degli investimenti, ed effettuare un’analisi tecnica dei titoli.

1° passo
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A questo punto basterà effettuare il primo deposito cliccando sull’icona apposita.

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